
Presidio al carcere di Pontedecimo

Genova, 04/06/2025
Appresa dai giornali la notizia di una rivolta in corso nel carcere genovese di marassi, nel primo pomeriggio di oggi (04-06-25, alle 15 circa) alcune persone solidali si sono recate sul posto per non lasciare soli i detenuti e cercare di capire cosa stesse succedendo realmente. Dai media si era appreso di tensioni nella prima e seconda sezione, di detenuti arrampicatisi sul muro di cinta interno e alcuni giornali hanno parlato di uno stupro ai danni di un detenuto da parte di altri detenuti, come causa scatenante dei disordini. La zona intorno al carcere era blindata da reparti della celere e dei carabinieri, pare siano stati fatti arrivare un gran numero di agenti di polizia penitenziaria da altre carceri. Dall’unica sezione con cui si riusciva a comunicare alcuni detenuti hanno risposto alle richieste di informazioni su cosa fosse successo dicendo che tutto aveva avuto inizio a seguito di uno stupro ai danni di un detenuto di diciotto anni, e del conseguente suo tentativo di suicidio per impiccagione. Di queste informazioni non si ha certezza, sia a causa della difficoltà di comprensione fra dentro e fuori, sia poiché arrivavano da un’altra sezione. La presenza solidale è durata fino alle ore 18 circa e fino a quel momento non sembrava fossero stati operati trasferimenti. Sappiamo che questi sono momenti delicati durante i quali la violenza repressiva dello stato all’interno delle galere può raggiungere livelli ancora più brutali rispetto alla quotidiana tortura che avviene dietro quelle mura. Per questo cercheremo di aggiornare le informazioni appena possibile e di non lasciare sole le persone rinchiuse. Invitiamo inoltre a partecipare in gran numero al presidio già in programma per domenica 8 giugno alle ore 18. Seguiranno aggiornamenti. Fuoco alle galere. Assemblea contro la guerra e la repressione