13 gennaio ore 18.30: presidio sotto le mura del carcere di Marassi
Dal Marzo scorso, con la gestione emergenziale dell’epidemia da COVID-19, le condizioni nelle prigioni sono, se possibile, peggiorate ancora. Alla chiusura dei colloqui coi familiari, alla disastrosa condizione sanitaria, si sono aggiunti tutta la violenza e l’arbitrio del potere delle guardie e delle direzioni dei penitenziari, che si sono riversati su individui sempre più isolati. A Marzo, alle proteste e alle rivolte dei detenuti, arrivate fino all’evasione in alcuni casi, lo Stato ha risposto chiaramente: con i pestaggi, i trasferimenti punitivi, lasciando i detenuti nudi e al freddo. Lo Stato ha risposto con le forze speciali e i 14 morti ammazzati nel carcere di Modena, mostrando non solo che la galera è un luogo di tortura, privazione e violenza, ma che – ancora più che fuori – la repressione più dura è sempre la risposta contro chi si ribella. Il 2 gennaio 2021, nel carcere di Marassi, un altro detenuto è deceduto, trovato impiccato nella sua cella. Un altro morto in carcere, un altro morto in condizioni di reclusione, di solitudine ed estrema sofferenza. Per questo saremo sotto le mura di Marassi mercoledì 13 gennaio.
Saremo là sotto perché siamo contro tutte le prigioni, perché amiamo la libertà e vogliamo abbattere questi luoghi di reclusione, insieme a tutta la società che ne ha bisogno e che si basa sulla loro esistenza.
Saremo là sotto in solidarietà ai detenuti, a quelli che hanno lottato in questi mesi e quelli che lo faranno domani. In solidarietà a coloro che, tra i pochi in questi mesi di emergenza e coprifuoco, hanno avuto il coraggio di lottare ed insegnarci che anche nelle condizioni più dure ci si può battere per la propria libertà.
Non lasciamoli soli
Contro tutte le galere