Questa società, su sfruttamento ed oppressione, si fonda altrettanto su guerre -nel senso iù comune del termine:aggressioni militari, furto di risorse energetiche e materie prime, bombardamenti e stermini – e, sempre di più intensamente, guerre contro le popolazioni e nei confronti dell’ambiente naturale.
Ragionare criticamente dell’epidemia da Covid-19, della gestione statale dell’emergenza, delle pretese criminali dei padroni che pretendono la continuazione del profitto a scapito della vita, significa anche affrontare alla radice le condizioni della produzione economica che stanno alla base dell’emergere di nuovi ed aggressivi virus.
L’emersione dei virus, la loro diffusione globale, l’incidenza del contagio in alcune aree, le conseguenti modifiche e restrizioni per decreto della vita di miliardi di persone, le epidemie stesse, sono a tutti gli effetti un prodotto sociale, connesso alla distruzione delle foreste, all’estrattivismo, agli allevamenti intensivi, alla produzione e circolazione delle merci, all’inquinamento, alle guerre.
E’ sempre più urgente ragionare e dibattere su questi temi prima che nuove forme di restriioni ci costringano un’altra volta alle loro condizioni.
Proveremo a farlo con i curatori del libro:
“Lo spillover del profitto. Capitalismo, guerre ed epidemie.
a cura di Calusca City Lights, Edizioni Colibrì.
Venerdì 23 Ottobre dalle ore 17.30
presso la Libera Collina di Castello, piazza Santa Maria in Passione, centro di Genova.